Mai come questa volta la scelta della meta è stata così travagliata. Fino a 20 giorni fa c’era solamente confusione tra svariate destinazioni, poi alla fine quell’idea che era nata per prima ha preso il sopravvento: il Canada con le sue città ma soprattutto con la sua natura selvaggia.
30 luglio Montreal
Sono le 8 del mattino di sabato 30 luglio, le valigie sono in auto , si parte direzione Fiumicino; passaporto, modulo online compilato, eta canadese fatto e biglietto aereo… C’è tutto.
Si parte con Air Transat la compagnia canadese, posti abbastanza piccoli ma tutto sommato comodi, c’è posto per le gambe e la TV personale. Pochi gli italiani a bordo tra questi una signora italiana seduta proprio vicino a noi, si chiama Marcella, entrambi i figli trasferiti in Canada e come fa spesso passa le vacanze a fare la nonna. Mentre Camilla fa conoscenza io mi vedo qualche film come mio solito. Non c’è tantissima scelta, durante le nove ore di volo mi guardo Dune e Fast & Furious – Hobbs & Shaw. Arrivati i controlli sono velocissimi, neanche ci mettono il timbro nel passaporto e siamo già fuori, nessun test a sorpresa per covid ne controllo visti o vaccini… Meglio così.
Prima fermata la città di Montreal.
Visita della città in realtà abbastanza veloce, è stato un problema prenotare l’hotel per via della visita del pontefice (credo) e per i prezzi assurdi che ci sono nel fine settimana, l’unico trovato purtroppo è lontano dalla metro. Comunque siamo atterrati alle 3 e già alle 18 siamo in giro. Città carina, molto curata e trafficata, la zona del porto vecchio è pulita e molto turistica. Ceniamo in un ristorantino al centro con anatra, pollo e anelli di calamaro.
Dopo cena giriamo per il porto che in pratica è diventato una sorta di parco giochi, con zip line, ruota panoramica, laghetto con pedalò e tante altre attività che a dire il vero…. Secondo me sono troppo invasive… Non abbiamo visto tanto a dire il vero, però la città non ci ha colpito troppo.
Siamo 6 ore indietro rispetto all’Italia, sono le 23 locali e siamo sfiniti… Domani si riparte per la capitale. Gooooooood night!
https://www.360cities.net/image/montreal-by-night-la-grande-roue
31 luglio Ottawa
La mattina si parte dalla stazione centrale direzione Ottawa, il biglietto per il treno non è proprio economico visto la breve distanza tra le due città, sono un paio d’ore di viaggio e costa 100€ a persona. Il viaggio comunque è molto piacevole attraverso la campagna canadese, abbiamo visto anche alcuni cerbiatti nella natura.
Alle due puntualissimi arriviamo alla stazione di Ottawa, tram numero uno e in mezz’ora siamo in hotel.
L’hotel stavolta è molto carino si chiama ByWard Blue in , a due passi dal centro, con caffè sempre disponibile e camere dotate di tutto, è compresa anche la colazione!
Sistemati si parte per la città. Già appena arrivati ci aveva colpito la vitalità della capitale, ma girando a piedi ci affascina anche con i suoi palazzi ed i suoi scorci tipici. Su tutto la zona del Parlamento e del canale Rideau.
Il canale Rideau è una via d’acqua artificiale che unisce le città di Ottawa e di Kingston, nella provincia canadese dell’Ontario. Esso venne inaugurato nel 1832 e a tutt’oggi conserva la maggior parte delle sue strutture originarie intatte. In pratica è formato da una serie di dighe che tra svuotamento e riempimento permette alla imbarcazioni di scendere e risalire il canale.
Le vie sono piene di localini e botteghe, c’è tanta gente in giro.
Ceniamo in una piazzetta tra le vie del centro e dopo aver assaggiato un dolce tipico andiamo a dormire. Il dolce si chiama Beaver Tails, non è altro che una pizza fritta condita in svariati modi (tutti modi che vanno a braccetto con grassi saturi, colesterolo e glicemia), noi scegliamo solo Nutella, ma c’è chi mette oltre al cioccolato anche biscotti, brownies, m&m, cannella… C’è una fila enorme comunque per mangiare questa “delicatezza”.
Si torna in hotel.
1 agosto Ottawa
Colazione in hotel molto carina, prima di continuare a girovagare per la città andiamo a vedere dove parte il megabus per Toronto di domani. Il bus costa molto meno del treno, impiega solo un’oretta in più e comunque è comodo e fa anche una sosta per prendere qualcosa da mangiare. Scoperto dove parte dalla fermata St. Laurent, si torna in centro sempre con lo stesso biglietto, dato che dura 105 minuti, e si continua il giro. Si passa per la galleria Nazionale, la cattedrale di Notre Dame, salendo verso il National War Memorial e le Famous Five
In realtà la città è molto compatta, ci sono vari parchi e alcuni musei, molte passeggiate, molte statue distribuite un po’ ovunque, ma soprattutto è molto viva. Purtroppo ci sono tanti senzatetto sdraiati un po’ ovunque. Pranzo tra le vie centrali con noodles e si continua senza una meta precisa. Piccolo riposo prima di cena e si riparte. Cena da Sidedoor un ristorantino molto carino e tutti a dormire. Ottawa ci ha colpito molto, prima della partenza era quella meno suggestiva tra le varie città dell’est Canada invece è stata veramente una piacevole sorpresa, domani si riparte. Goooooooood Night anzi…. bonne nuit, in Quebec si parla francese.
https://www.360cities.net/image/ottawa-the-famous-five
http://www.360cities.net/image/maman-at-the-national-gallery-of-canada-ottawa
https://www.360cities.net/image/rideau-canal-locks-1-8
2 agosto Toronto
Colazione, metro e Megabus e siamo in partenza verso Toronto.
Viaggio di quasi 5 ore con una sosta durante il tragitto, molto conveniente rispetto al treno, si prenota tutto direttamente on-line, al momento della partenza l’autista ha l’elenco dei passeggeri e in pochi minuti si parte. Toronto già da lontano ha l’aspetto di una città moderna, con grattacieli, torre panoramica, strade enormi che attraversano il centro, una piccola New York.
Toronto è la città principale del Canada, situata sul lago Ontario è anche la più popolosa, motore economico del Canada, è assieme a Montréal la città del Paese nordamericano più conosciuta nel mondo, seguita da Ottawa.
Passeggiata con aperitivo lungo lago, rinunciamo a salire sulla torre sia per la coda sia per il prezzo veramente assurdo, in due 90$ solo per l’ingresso base ci sembra una follia. Non c’è tanto da vedere sinceramente, una città basata su uffici e centri sportivi (baseball, hockey e ora calcio su tutto).
Caratteristica della città è quella di essere una delle più multiculturali nel mondo, con circa il 36% degli abitanti di origine non canadese, non mancano così ristoranti di qualità di tutti i tipi; ci imbattiamo così in uno molto moderno anche a buon prezzo…. The Chefs’ House, all’interno facciamo conoscenza con una hostess indiana che studia e lavora qua, ci dice che è un ristorante che si appoggia alla scuola di chef e offre uno stipendio a chi vuole fare esperienza sia al servizio che in cucina.
https://www.360cities.net/image/toronto-front-st-w-and-metro-station
https://www.360cities.net/image/scotiabank-arena-indoor-entrance
3 agosto Niagara Falls
Neanche il tempo di disfare le valigie e si riparte, altro bus, stavolta la tratta è Toronto – Niagara Falls.
Finalmente dopo 5 giorni cominciamo a vedere alcune meraviglie naturali del Canada, probabilmente la più famosa è questa enorme cascata, imponente non tanto per grandezza, quanto per il volume di acqua che trasporta.
Da Toronto sono un paio di ore di viaggio, abbiamo prenotato un hotel proprio vista cascate il Tower hotel, tra i più vecchi ma secondo me ricco di un fascino vintage e con un rapporto qualità prezzo senza uguali.
Inutile dire che c’è tantissima gente, ma dormendo in prossimità delle cascate abbiamo il tempo di vederle con calma, decidiamo così di farci un giro con il battello direttamente sotto. I battelli partono ogni mezz’ora e anche se c’è fila difficilmente non si riesce in giornata a fare un giro, così muniti di impermeabile partiamo…..
in realtà l’unico punto da dove non si riesce a vedere la cascata è proprio da dentro l’acqua, una nuvola di acqua nebulizzata rende la vista impossibile, esperienza carina ad un prezzo non esagerato, ma la vista dall’alto è un’altra cosa.
La cosa assurda è che per andare nella zona degli hotel che è in alto non ci sono collegamenti ad esclusione di passeggiate lunghissime o un piccolo trenino che per fare il dislivello di 30m costa quasi 3 dollari a viaggio oppure 5,5$ andata ritorno oppure 6,3$ tutto il giorno, con il bagaglio impossibile andare a piedi e non ci sono scale ovviamente, così se si vuole andare a vedere da vicino la cascata la mattina presto bisogna percorrere almeno 1,5km a piedi perché il “trenino” è chiuso.
Cena ad un smoked restaurant e poi si scende alle cascate che la sera sono illuminate. Lo spettacolo serale ha un altro fascino, meno naturale ma comunque sempre suggestivo.
La mattina presto colazione e piccolo giro alle cascate ancora senza turisti, poi si torna a Toronto.
https://www.360cities.net/image/niagara-falls-by-day
https://www.360cities.net/image/niagara-falls-by-night
4 agosto Toronto
Si torna a Toronto, con l’esperienza potrei dire che è fattibilissimo pianificare sia una gita al Niagara in giornata con il Megabus, partendo la mattina, facendo il giro in battello, pranzo e giretti vari e tornare la sera, oppure andare anche due giorni per poi prendere (come dobbiamo fare noi) l’aereo la sera per trasferirsi nella costa ovest., anche perché la fermata del bus è proprio nel centro da dove poi si prende la metro per l’aeroporto. Noi nel dubbio siamo tornati in città per poi ripartire l’indomani, forse un giorno un pò sprecato visto che la città a dirla tutta non ci ha proprio entusiasmato. Giriamo senza una meta precisa sostando vicino alla Union Station dove sono stati allestiti vari gazebo di street food ed un dj set. Tra cibo messicano e junk assaggiamo anche una birra fragola e limone che dovrebbe essere illegale perché imbevibile.
La sera invece andiamo a cena in un ristorante che ci aveva colpito due giorni fà, il Pearl Diver, un ristorante di pesce, soprattutto ostriche veramente buono, l’unico inconveniente l’aria condizionata veramente forte.
5 agosto Toronto – Vancouver
Doveva essere una giornata tranquilla di trasferimento, ci svegliamo nel nostro appartamento molto carino appena fuori dal centro, colazione nel classico Tim Hortons e poi via verso l’aeroporto che ci porterà dall’altra parte del Canada, sulla costa ovest da dove poi inizierà il viaggio che preferisco, quello on the road, invece causa ritardo del volo risulterà un giorno lunghissimo…..sorvoliamo (è proprio il caso di dirlo).
Piccola nota su Tim Hortons, che spesso si è rivelato il nostro punto ristoro: Tim Hortons Inc. è una catena canadese di caffetterie nota per il suo caffè “american style”, i suoi Doughnut oggi Tim Hortons è il più grande servizio di fast food del Canada,ha superato McDonald’s di gran lunga come operatore più grande del Canada.
6 agosto Vancouver
Vancouver è una città viva, moderna, ma che a differenza di Toronto risulta meno fredda, con una propria identità più definita, meno americana e più caratteristica. Circondata dal mare, ha proprio in questo elemento la sua vitalità, con i taxi boat che collegano le varie zone, i ponti, gli idrovolanti, il mercato di Grandville Island brulicante di persone e banchi di ogni tipo…. Si passa da Chinatown, al waterfront, fino allo Stanley Park, attraverso parchi e percorsi pedonali.
https://www.360cities.net/image/vancouver-water-st-and-gastown-steam-clock
https://www.360cities.net/image/vancouver-harbour-convention-centre
https://www.360cities.net/image/vancouver-granville-island-the-taxi-boat
7 agosto on the road
Finalmente si parte, presa l’auto a noleggio si parte direzione parchi.
I parchi distano da Vancouver circa 700 km, per cui visto che la mattina è quasi andata per arrivare all’aeroporto e prendere l’auto dobbiamo fare tappa intermedia a Kamloops una carinissima cittadina situata poco dopo la metà del viaggio. E’ piena di hotel e quindi anche senza prenotazione non fatichiamo a trovarne uno.
https://www.360cities.net/image/kamloops-red-bridge-at-sunset
8-9 agosto Jasper National Park
Arrivati al parco nazionale dello Jasper, da oggi si dorme in tenda, all’interno del parco, nella natura. Ho prenotato da casa la piazzola dei parchi nazionali, per essere certo di avere un posticino. Per il Jasper NP abbiamo una piazzola nel Whistlers Campground; il campo è completamente nuovo, le doccie e i bagni moderni sistemati dopo il Covid ed un incendio (così ci ha raccontato Bob un canadese del luogo conosciuto la seconda sera), la legna per il bbq è messa a disposizione in un’area apposita, tutto perfetto!
Partiamo subito alla scoperta della zona, oggi nessun trekking impegnativo. Prima sosta le Athabasca Falls: le cascate dell’Athabasca sono una serie di cascate lungo il fiume Athabasca, a circa 30 km a sud della località di Jasper, nella provincia dell’Alberta, in Canada, e ad ovest della panoramica Strada dei Ghiacciai (Icefields Parkway). Le potenti e pittoresche cascate dell’Athabasca sono conosciute non tanto per la l’altezza del salto dell’acqua (23 metri), ma per la sua forza e quantità di acqua che cade nel gorgo.
Andiamo in città a fare un giro, facciamo spesa e poi si torna per preparare il fuoco per la cena.
Al rientro troviamo numerosi wapiti che girano per il campo.
Il giorno fa caldo, si arriva anche ai 30°C, ma la notte la temperatura si abbassa notevolmente, non supera gli 8°C, la prima sera oltre alla scomodità per chi non è abituato a dormire sul terreno si aggiunge il notevole freddo, nonostante il piumone comprato a Kamloops proprio per paura di ciò che ci avrebbe aspettato la notte.
Quindi…. complice il freddo, la luce mattutina ed i rumori del camp alle 7 siamo già svegli, sosta a Jasper dal nostro caro Tim per caffè, sandwich e cornetto e siamo pronti per partire. Passiamo intorno al Medicine Lake ed arriviamo al parcheggio del Medicine Lake. Oggi ci aspetta una bella passeggiata, oltre 15km tra andata e ritorno, il percorso si chiama Bald Hills Trail, è impegnativo, parte dal Maligne Lake e arriva sino alla vetta del Trowel Peak da dove si gode di una vista sui ghiacciai e sul lago incredibile.
Il percorso è tutto in salita, c’è anche una scorciatoia, che non consiglio, ripidissima, stretta è piene di scaloni, sassi e radici, meglio la strada classica. Durante il percorso vediamo alcuni animali, scagliatoli, uccelli…. ma soprattutto ci sono le zanzare!!!!! tante zanzare, è impossibile fermarsi che si viene letteralmente assaliti da sciami di zanzare, ci fermiamo a parlare con una coppia di Edmonton e siamo presi d’assalto, nel giro di un’ora avrò sul collo e sui polpacci (l’uniche zone esposte) almeno 30 punture, e non è un numero tanto per dire, ma la verità, ne avrò uccise 50!! Guardate in foto in un secondo di pausa quante ne abbiamo addosso.
Zanzare a parte il paesaggio è stupendo, arriviamo in cima dove troviamo anche la neve dopo oltre 3 ore di cammino.
https://www.360cities.net/image/bald-hills-trail-jasper-national-park
Al ritorno lungo la strada per tornare a Jasper ci fermiamo a visitare il Maligne Canyon, prima dell’inizio del sentiero c’è un ampio parcheggio con servizi igienici. Il sentiero porta ai vari ponti dai quali è possibile vedere in sicurezza il fiume che ha scavato la roccia e salta attraverso tutto il canyon.
https://www.360cities.net/image/first-bridge-in-maligne-canyon-jasper-np
Per oggi è sufficiente, torniamo per una doccia e per cambiarci. Il piatto doccia si riempie di zanzare, tutte quelle che dopo averle uccise mi sono rimaste nella maglietta. Mentre andiamo a Jasper facciamo un incontro di quelli indimenticabili: l’orso!, un piccolo di black bear cammina pacioso lungo la strada che attraversa un fiume, prova ad attraversare, ma poi quando le auto cominciano a fermarsi torna sui suoi passi e sparisce.
A Jasper si va alla ricerca di Autan e un materassino gonfiabile per la notte, dopodiché si cena. Al rientro conosciamo Bob che abita a Jasper ma passa alcuni giorni in tenda nel parco per girare in bici, un tipo strano, loquace, sta tutta la notte sveglio intorno al bbq, ci affumica in pratica tutta la tenda ed i vestiti messi ad asciugare…. vabbè. Domani si cambia parco, buonanotte, oggi siamo attrezzati.
10-11 agosto Banff National Park
Si cambia parco, dallo Jasper ci trasferiamo al Banff NP. La strada che collega i due parchi si chiama Icefields Parkway e a detta dei vari siti web è “la strada” da percorrere quando si compie un viaggio in auto in Canada; ebbene i 120 Km che collegano il Parco dello Jasper a Lake Louise probabilmente sono la strada più bella che io abbia mai percorso in auto!
Durante il tragitto veramente si fatica per riuscire a guardare tutte le meraviglie naturali che ci sono: montagne, ghiacciai, laghi, cascate, animali, gli uni di seguito agli altri SPLENDIDO!
Ciliegina sulla torta avvistiamo per primi un black bear molto più grande del precedente che fa scorpacciata di bacche vicino un fiumiciattolo bordo strada, si fa quasi avvicinare talmente occupato a mangiare e non si interessa minimamente alle macchine che in pochissimo tempo si fermano a fare fotografie.
Al Banff NP campeggiamo al Two Jack Main Campground vicino al lago Minnewanka. Il campeggio a differenza del precedente fa letteralmente ca…..re!!!!! I bagni sono di uno sporco indicibile, pieni di insetti e luridi che preferiamo lavarci fuori, ma soprattutto non ci sono le docce, chiediamo se possiamo andare nel campeggio vicino e ci dicono di no e la sola possibilità è di andare alla palestra del paese dove con 5!!!!dollari possiamo fare la doccia. Si è già capito che il rinomato e affollato Banff si rivelerà una delusione.
Arriviamo nel pomeriggio, montiamo la tenda e decidiamo di visitare il lago, facciamo un piccolo trekking fino allo Stewart Canyon bridge. Doccia nel centro sportivo del paese e via nella cittadina di Banff straripante di turisti. Ceniamo in un ristorante carino nel centro il Tony Roma’s, poi gelato e si rientra.
La mattina del 11 agosto siamo carichi e pronti per andare a vedere il famoso Moraine Lake. Percorriamo i 70km che ci dividono dal lago e….. il parcheggio va prenotato on-line e dicono sia già pieno, tutto sbarrato impossibile anche solo riuscire a girare per “provare” a prendere il bus che dovrebbe portare i turisti al lago dal paese sottostante, capita l’antifona per rischiare di buttare al vento la giornata, grazie alla mappa del parco vediamo che ci sono tanti trekking nelle vicinanze alcuni veramente carini. Così decidiamo di andare al Boom Lake.Il Boom lake è molto bello, acque limpidissime dove le trote si vedono sino a riva che mangiano le effimere che cadono a pelo d’acqua, gli unici che riescono a non prenderle sono i 3 pescatori a mosca davanti a noi che in un’ora della nostra sosta non ci hanno fatto assistere ad alcuna ferrata. La passeggiata per arrivare non è impegnativa, abbastanza lunga e non troppo affollata (questo da una parte è un bene, dall’altra visto il pericolo orsi non è il massimo, comunque questi sono percorsi battuti quotidianamente di orsi neanche l’ombra). Tra andata e ritorno con sosta torniamo all’auto ad ora di pranzo.
Sosta veloce e andiamo ad un parcheggio vicino dal quale con un percorso tutto in discesa (che poi diventerà tutto in salita al ritorno) si raggiunge il Vista Lake.
Sono le 17, il parcheggio del Moraine Lake ancora è chiuso, dobbiamo fare una doccia, invece di buttare 5$ come ieri, ci siamo portati il cambio e ce ne andiamo all’hot springs di Banff dove con 10$ si può fare il bagno nella piscina termale per tutto il tempo che si vuole e poi si ha tutto a disposizione (doccia, shampoo, sapone e asciugacapelli).
La sera proviamo la disperata visita al Moraine lake, ripercorriamo i 70Km che ci dividono dal lago (solo perché è vacanza e il Canada non è dietro l’angolo, altrimenti come si dice dalle mie parti : “manco i matti!!!”) e anche alle 19:30 il parcheggio è chiuso, chiediamo come entrare e ci viene detto di prendere l’autobus dal paese, quando una fila di macchine continua esce dalla strada che porta al lago e non entra nessuno!! Proviamo a prendere il bus come tentativo finale. Sarà un segno del destino, ma il bus nonostante la tabella non passa, preso tra rabbia, sconforto, riprendiamo l’auto e decidiamo di aspettare che l’antipatico addetto che chiude la strada stacchi dal turno, così mentre torniamo vediamo che sta finalmente togliendo gli sbarramenti (ma non poteva dirci che nel giro di 20 minuti si sarebbe potuto entrare quando abbiamo chiesto spiegazioni!!???) e l’ingresso è libero!
Ovviamente non siamo i soli ad entrare, però sbrigandoci riusciamo a goderci il lago dal Rockpiles proprio mentre l’ultimo raggio di luce entra tra i monti sullo sfondo. Bellismo spettacolo, abbiamo fatto bene ad aspettare….. ma che fatica!
Cena in un grazioso ristorante giapponese a Banff e di corsa a dormire (di corsa per rimanere nei bagni del camp il meno possibile) domani si riparte. Good night!
https://www.360cities.net/image/banff-np-vista-lake
https://www.360cities.net/image/banff-boom-lake
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12 agosto Calgary
Non distante dal parco c’è la città di Calgary. Calgary è la città più grande della provincia canadese dell’Alberta. Sorge nel settore meridionale della provincia, in una regione in cui si alternano colline e altopiani a un’ottantina di chilometri a oriente delle Montagne Rocciose. Rinata con i giochi invernali del 1988 si presenta come una città completamente diversa da tutte quelle visitate precedentemente, molto più country e montana, con la classica torre panoramica a simbolo, palazzi moderni e sculture moderne.
Per muoversi c’è una metro-trenino completamente fuori terra molto comoda. Si gira piacevolmente a piedi sia al centro chiuso al traffico che nella zona lungo il fiume dedicata completamente a pedoni e biciclette.
https://www.360cities.net/image/wonderland-sculpture-by-night-calgary
https://www.360cities.net/image/calgary-the-george-c-king-bridge
https://www.360cities.net/image/calgary-city-hall-station
https://www.360cities.net/image/calgary-the-galleria-trees
La nostra vacanza canadese termina qui praticamente, gli ultimi due giorni sono quelli del rientro a Vancouver; non è stato possibile noleggiare l’auto a Vancouver e lasciarla a Calgary per poi volare direttamente da qui. Dobbiamo coprire la distanza di 1000Km in un paio di giorni rifacciamo sosta a Kamloops anche se la strada non è identica alla precedente.
Considerazioni finali:
Il Canada è enorme, il minimo per visitarlo sono 15 giorni andando di fretta, le città hanno tutte una loro particolarità sono tutte diverse, certo per me le bellezze naturali sono di gran lunga superiori ad un viaggio esclusivamente in città. I parchi sono bellissimi, la fauna incredibile e le meraviglie naturali tolgono il fiato. Un paese tranquillo per viaggiare in solitaria.
Purtroppo in città i senzatetto sono numerosi, non abbiamo mai avuto problemi anche se siamo stati avvicinati da un ragazzo con una mano completamente insanguinata, visto gente bucarsi in pieno centro… Nota dolente il cibo 🙁 impossibile trovare buon cibo, non esiste, bisogna veramente faticare anche per un’insalata dove non vi siano pezzi di bacon o salsette all’interno.
Grazie ancora una volta a Rachele di Vicotours